Da Wikipedia: “Come avveniva per le strisce, le poche rese degli Albi d’Oro (che avevano già una tiratura piuttosto bassa) vennero scopertinate e raccolte in albi con una nuova copertina inedita. Videro così luce i 29 numeri della 1a serie “Gigante”, la più rara tra le serie texiane e la più ricercata dai collezionisti". (2)
Raffaele De Falco e Pino Di Genua: "Siamo nel '54 e, continuando sulla strada delle raccolte, si cerca di sfruttare le rese dell'albo d'oro. Nel corso della commercializzazione di tale prodotto si evidenzia uno strano fenomeno: tra le serie normale e la sua raccolta esiste una sproporzione di vendite. Tirando le somme si evince che la raccolta vende più della serie normale! E' questa la nascita di quello che sarà il formato vincente ed anche il "marchio" dei prodotti Bonelli del futuro". (4)
“La prima serie gigante di Tex, quella che può essere considerata antesignana di tutti gli albi nell’attuale formato, nacque nel 1954 allorché le rese dell’”Albo d’Oro” (cioè il materiale rimasto invenduto) furono accorpate in raccolte, ricopertinate a gruppi di cinque o sei, e distribuite nuovamente in edicola non più come agili albi spillati, ma come corposi brossurati. Pur non trattandosi di una vera e propria ristampa, i ventinove numeri di questa serie sono oltremodo significativi appunto per l’invenzione del nuovo formato, che si affermò rapidamente, al punto che, nel giro di pochi anni, le strisce sparirono, sostituite dai volumi giganti. Questo perché, finita la depressione post-bellica, con il boom economico degli anni Sessanta già in vista, con la carta ormai facilmente reperibile sul mercato e i lettori che avevano qualche spicciolo in più in tasca da spendere, fatalmente diventavano appetibili volumetti più consistenti delle strisce. I “giganti” bonelliani costavano un po’ di più, ma garantivano una massiccia dose di letture di qualità”. (1)
Moreno Burattini: "Nel momento in cui l'editore vede che questi volumi così grossi, così corposi, di 150 o di 160 pagine, hanno successo, si vendono tutti, anzi sono quasi preferiti alle strisce, ecco che viene in mente subito di fare delle collane che già partano con quel tipo di formato lì". (3)
"In questo periodo troviamo in edicola Tex nell'edizione a striscia "normale", settimanale; nel volumetto "raccoltina" delle rese a striscia, mensile; nell'albo d'oro quindicinale; nel suo volume raccolta, senza periodicità fissa (forse bimestrale)." (5)
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(1) Moreno Burattini, 'I piccoli fumetti crescono', su Zagor collezione storica a colori, Repubblica - L’Espresso, n. 30, 2012, p. 10, 11, Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A., Roma.
(2) 'Tex (fumetto)', sul sito Internet di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Tex_(fumetto)
(3) Moreno Burattini su Fumettology - i miti del fumetto italiano - 1a puntata - Tex, su Rai5, il 20 dicembre 2012, scritto realizzato e prodotto da Fish Eye Digital Video Creation
(4) Aprile 1994. Raffaele De Falco e Pino Di Genua, 'Cronistoria editoriale: l'avventura - parte I - L'inizio '48-'50, p. 14-15, su Tex tra la leggenda & il mito, Tornado Press, Marano di Napoli.
(5) Aprile 1994. Raffaele De Falco e Pino Di Genua, 'Cronistoria editoriale - parte I - L'inizio '48-'50, p. 15, su Tex tra la leggenda & il mito, Tornado Press, Marano di Napoli.